Animare il Parco Eternot.
Intervista al Sindaco di Casale M.to Titti Palazzetti e all'Assessore all'Ambiente Cristina Fava
a cura di Olimpia Deambrosis e Nicola Banin per il progetto web Amianto/Asbesto - il coraggio di conoscere/il bisogno di andare oltre
Inaugurazione del
Parco Eternot
Casale M.to
10 settembre 2016
D.
Aprire il Parco Enternot, quale significato speciale ha per la Citta di Casale?
R.
Sindaco. Creare un parco dove c’era la fabbrica Eternit significa affermare la
vita sulla morte. Idea coraggiosa, che pur continuando le conseguenze
dell’amianto si vuole affermare che si può rinascere, trasformare una tragedia
in opportunità… Da luogo abbandonato a luogo per tutti i cittadini e
generazioni che potranno fare attività insieme, specie sportive…
D.
Nel parco c’è anche un edificio che per ora è lì in attesa?
R. Sindaco.
La palazzina Eternit è stata con molta fatica dopo lunghissime trattative
acquistata dalla città presso il curatore fallimentare dell’Eternit. Sarà un
luogo della memoria con l’archivio dell’eternit, sull’amianto, ma deve essere
un luogo vivo con attività specie per i giovani,a partire dalla possibilità di
praticare lavori e situazioni di incentivazione al lavoro…
D.
Servono anche fondi e interventi privati per sviluppare queste attività?
R.
Sindaco. Li cercheremo, anche dalle Fondazioni, per ora abbiamo utilizzato i
fondi statali. Vorremmo ad esempio stabilire lì un polo sportivo polivalente e
di avanguardia.
D.
L’evento del 10 settembre: l’inaugurazione del Parco Eternot: che cosa ci
aspettiamo?
R. Assessore.
I
lavori del Parco sono partiti dal risanamento della fabbrica, dal 2006.
Il
parco verrà al 10 settembre arricchito con una statua. Dopo il bando emanato
dall’Assessorato alla Cultura ha vinto
un progetto vivente di vivaio (dell’artista Gea Casolare): un momento fatto con
piante. L’artista ha scelto la Davidia Involucrata che si chiama “l’albero dei
fazzoletti”, dandole una valenza simbolica.
(nota. I suoi fiori da maggio a settembre assomigliano a dei pezzi di
tessuto. Le foglie hanno la forma di cuore).
D.
che cosa si chiede ai cittadini?
R.
Sindaco. Soprattutto di andare a vedere questa zona e di frequentarlo,
utilizzando le strutture di base e le attrezzature. Oltre alla statua/vivaio …
ci sono la pista cilcabile per arrivare, ma anche un auditorium che può
essere utilizzato da tutti su richiesta
per fare spettacoli e forme di intrattenimento, …
c’è
un campetto di basket, una pista di pattinaggio per varie fasce di età, e con un percorso di fitness, attrezzature
per la ginnastica dolce, …..
R.
Assessore. Di consideralo non solo un polmone verde in più, ma qualcosa di
particolare, in divenire. Se ci sono delle altre idee ben vengano.
D.
chi lo curerà e lo gestirà?
R.
Sindaco. il settore delle aree verde, ma ben vengano associazioni e privati
cittadini volontari, essere adottato da scuole che potrebbero scegliere anche
alcune zone e non tutto il parco. La parte in fondo è fatto a prua di nave che
si è chiesto di dedicare alle donne “la collina delle donne”.
Ci è
stata donata da una persona privata, una scultrice, che si è entusiasmata e
commossa ed ha regalato una statua che verrà lì collocata, con la
collaborazione dell’Afeva.
D. come si presenta la scultura / vivaio?
R.
Assessore. E’ un insieme di piante della stesso genere, di varie dimensioni,
che occupa un bello spazio, che andrà gestito e curato e arricchito
costantemente.
R.
Sindaco. Le magliette all’inaugurazione porteranno stampati i fiori della
pianta scelta e con la scritta “dalle nostre lacrime, dalla sofferenza,
nasceranno profonde radici di giustizia”. Una proposta di atteggiamento
positivo per tutti grandi e piccoli.